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mercoledì 10 luglio 2013

FRIULI VENEZIA GIULIA, una regione "speciale".

E' noto a tutti che il Friuli Venezia Giulia è una regione a statuto speciale. Il termine definisce in maniera chiara che si tratta di condizioni e particolari forme di autonomia. Ma non è questo che intendevo con la parola speciale nel titolo.
La regione è "speciale" dal punto di vista del Turismo, della Storia, dei suoi abitanti, dell'eno-gastronomia, della geografia e molto altro ancora.
Considerata spesso come regione di "transito" per i turisti che dal nordest scendono in Italia, da poco vede un crescente numero di visitatori che pian piano scelgono di sostare al suo interno.
L'autostrada permette di collegare il mare alla montagna (e viceversa) in poco più di un ora. Il Turista passa perciò dalla quota zero s.l.m. alle valli montane circondate da alte cime delle Dolomiti Friulane in brevissimo tempo. Ciò permette escursioni in giornata per chi fa soggiorni settimanali o comunque rende possibile unire vacanze diverse (balneari e montane) con aggiunte di cultura, eno-gastronomia, natura, sport etc etc.
Ad oggi abbiamo assistito sempre a "lacerazioni" interne tra i vari enti/consorzi/aziende di promozione/ e chi più ne ha più ne metta, che pensando di farsi del bene hanno promosso solo ed esclusivamente il loro pezzo di territorio dando così luogo a frizioni inutili e poco "globali" (sempre in termini interne alla Regione FVG). Riuscire a tenere il Turista attaccato al proprio territorio è stato un "must" perseguito con durezza, mai la montagna ha spinto il mare o viceversa. Ma di questi tempi il Turista avveduto vuole conoscere, vedere, toccare con mano e sperimentare luoghi e cose che non possono essere sempre legate ad un solo posto per la vita. Integrare tutte le forze di una Regione che in due ore connette l'est con l'ovest ed il nord con il suo sud significa investire sul futuro. Far apprezzare il FVG per intero e non a spizzichi e bocconi vuol dire "invitare" il turista a ritornare per scoprire il mare, la montagna, un weekend nelle città o agriturismi per gustare i prodotti a km zero e ancora toccare la Storia e la Cultura di una regione che da sempre è considerata "porta dell'est", zona di passaggio e si sa che dove c'è passaggio c'è commistione, c'è globalizzazione, c'è insomma qualcosa che merita di essere vista.
Non bastano 4 foto per spiegare un territorio ma già sono sufficienti ad attirare l'interesse dei "viaggiatori" più avveduti. Siamo una regione speciale e potremo ottenere risultati speciali in termini di Turismo, certo bisogna cambiare radicalmente il modo di pensare al Turismo in FVG. Non più su base politica e di meri interessi privati ma come una destinazione globale che investe sul suo futuro sintonizzando i suoi prodotti e offerte su quello che il mondo del turismo oggi richiede. Se stiamo ancora pensando alle guerre interne tra città, stupide lotte di campanile nel 2013 e a valorizzare solo un piccolo pezzo di territorio e non vediamo la regia ed il gioco d'insieme che qui si potrebbe attivare allora facciamo il gioco delle Regioni limitrofe che sono più coese e veloci nel presentare le loro offerte.
Chissà forse un giorno....








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