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venerdì 28 giugno 2013

Trieste:.. ove son tristezze molte e bellezze di cielo e di contrada...(U. Saba)


TRIESTE. La mia città. Una grande Storia passata, un presente sbiadito ed un futuro molto incerto. Pochi giorni fa su Il Piccolo il giornale della città si leggeva che il Faro della Vittoria è chiuso alle visite da tempo e che la sua pagina FB è silente. E' solo l'ultimo scempio a carattere turistico di una città piegata su se stessa. Potrei citare il decadimento del lungomare di Barcola, il parco del Castello di Miramare, il Porto Vecchio, l'Antica Diga e molto ancora.
Vediamoli uno per uno. Il Faro della Vittoria (http://ilpiccolo.gelocal.it/cronaca/2013/06/26/news/faro-della-vittoria-quel-simbolo-temporaneamente-sospeso-1.7319988) attende il rinnovo dell'accordo tra la Provincia di Trieste e la Marina Militare. Non mi sembra che le due realtà siano soffocate dal lavoro. Basterebbe buona volontà. Il lungomare di Barcola, una pineta quasi bruciata e sporco ovunque. E' il nostro benvenuto a chi entra in città. Qui l'impegno dovrebbe essere maggiore ma basta copiare. Guardate le foto sotto di come Cairns (Queensland/Australia) non proprio una bellezza sul mare, mette a disposizione dei cittadini il suo parco sul mare: una bella piscina aperta a tutti (potrebbe sostituire la fontana di Barcola?, bbq per cucinare, percorsi salute per jogging e passeggiate.
Passiamo poi alla casa di Massimiliano e Carlotta e cioè il Castello di Miramare con annesso parco. Chiuso da tempo con molte promesse di riportarlo ai fasti passati. Anche qui basterebbe poco. Una gestione efficace, una richiesta di "donation" come si fa in America ai cittadini e studenti nelle scuole locali, una richiesta di piccolo contributo alle migliaia di turisti che ogni anno lo visitano, magari legandoli allo sviluppo e ripristino del parco con l'invio di una email trimestrale che mostri loro migliorie, informi su eventi ed offra possibilità di sconti su visite future anche di parenti ed amici. Invece nulla. Il Porto Vecchio (e se vogliamo parliamo anche della Diga), lo ripeto dal 1992, dovrebbe semplicemente seguire l'esempio della Aker Brygge (http://www.akerbrygge.no/) di Oslo/Norvegia. Bar, pontoni galleggianti, palestre, negozi etc. Poi magari più avanti hotel e ristoranti. Invece il tira e molla si gioca sul nulla o sul Parco del Mare. Il Parco del Mare andrebbe a break even (calcoli dei politici quindi poco attendibile, forse 900.000 sarebbe più onesto) a 700.000 visitatori/anno. Bene, facciamo due calcoli: basiamoci su un pullman di 50 persone/capienza e consideriamo tutti i giorni dell'anno (365). Servirebbero circa 38 pullman al giorno......
Questo ed altro ancora servirebbe per un rilancio turistico serio con benefici e ricadute importanti. Ma Trieste è in Italia (in America l'Ursus (https://www.facebook.com/ursus.trieste) guadagnerebbe soldi a palate) e visto come va il Turismo nel nostro Paese è inutile sperare…Attendiamo fiduciosi che un nuovo Governo (Italia) o una nuova Amministrazione locale (FVG e/o Trieste) prenda iniziative concrete invece di parlare, parlare, parlare....
Ripeto a sfinimento una frase coniata per il politico di turno che pretendeva saperne di Turismo: "non basta essere stati una settimana a Sharm El Sheik per poter parlare di Turismo......"





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